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Transizione green: Ue in crisi di fondi per il post Recovery Fund | Il rapporto della Bce

“Una significativa carenza di fondi pubblici europei per gli investimenti verdi nell’Ue potrebbe concretizzarsi dopo la scadenza a fine 2026 del Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF)“.

È l’ammonimento contenuto in un rapporto della Bce, pubblicato ieri.

Il “buco” green provocato dalla chiusura del Fondo europeo del NextGenerationEU ammonterà a 54 mld di euro annui nel 2028, 2029 e 2030, riporta il “Sole 24 Ore”.

Questo gap potrebbe essere colmato da nuovi fondi europei e da maggiori investimenti dei governi nazionali, suggerisce il rapporto, sebbene il fabbisogno di finanziamenti pubblici e privati per sostenere la transizione verde al 2030 stia già registrando secondo la Bce “notevoli carenze, in quanto gli investimenti effettivi sono significativamente inferiori ai livelli richiesti”.

Queste carenze hanno ricadute negative: fanno lievitare gli investimenti verdi futuri e aumentano i costi della transizione green: “Per compensare le carenze degli anni passati, gli investimenti verdi devono essere superiori al livello target annuale”, si legge nel rapporto.

L’occasional paper analizza la vasta gamma di strumenti necessari per finanziare gli ingenti investimenti nella transizione verde in Europa, e nel mondo, fino al 2030.

Risulta così che l’Europa dovrà investire fino a 1.200 mld all’anno (764 mld come in passato e 477 mld aggiuntivi su base annua) per sostenere la transizione verde in linea con l’obiettivo dettato dalla Legge europea sul clima di riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.

Su scala mondiale, gli investimenti verdi aggiuntivi annuali fino al 2030 sono stimati tra 2,5 e 3,4 trilioni di euro.

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