Matteo Renzi, intervistato sul Corriere della Sera di domenica 24 novembre da Maria Teresa Meli, parla della collaborazione bipartisan su Raffaele Fitto: «Sulle grandi sfide vince solo chi gioca di squadra.
Fitto è un democristiano serio che rispetta le istituzioni. Ed è tra i più bravi dentro un governo imbarazzante.
Pensi al sadico Del Mastro che gode quando un arrestato non respira o a Lollobrigida che ferma i treni se è in ritardo.
Fitto era il nome migliore e Mattarella ha chiaramente espresso il sostegno di tutti».
Fratelli d’Italia parla di una vittoria di Giorgia Meloni. «Puro provincialismo! È naturale che il nome italiano debba avere un incarico di prestigio.
Il racconto della vicepresidenza di Fitto come fatto storico è ridicolo.
Altri governi nel passato hanno ottenuto anche di più: la presidenza della Commissione, del Parlamento e della BCE, oltre l’Alto Rappresentante della Politica Estera.
Meloni non si vanti: la vicepresidenza all’Italia è un atto dovuto.
Sarebbe stato assurdo il contrario».
Meloni dice anche che l’Europa sta copiando il suo piano sull’immigrazione.
«Ma dai. Il centro migranti in Albania ormai è una barzelletta.
Ieri alla chetichella sono tornati indietro poliziotti, carabinieri, operatori.
Abbiamo sprecato centinaia di milioni del contribuente per una operazione folle giuridicamente ed economicamente.
Abbiamo regalato soldi a imprenditori locali, abbiamo fatto ridere mezzo pianeta e torniamo a casa nella vergogna.
Serve immigrazione regolare per le imprese, servono poliziotti nelle stazioni, servono soldi agli studenti per non andarsene: l’opposto dell’operazione Albania.
Sull’immigrazione non ci copia nessuno: ci ridono dietro tutti».








