Come potete mostrarvi ottimisti e mascherarvi dietro la pretesa «imprevedibilità» di Trump, dopo che il suo partito ha bloccato per sei mesi l’invio di armi americane all’Ucraina?
«Già nel suo discorso della vittoria Trump ha parlato di fare di nuovo grande l’America, anche sulla scena internazionale.
Ciò comporta anche l’elaborare una politica di risposta alla guerra lanciata da Putin nell’Est europeo.
Dunque, mi aspetto che Trump prenda decisioni forti e rapide che possano danneggiare la Russia e le sue aspirazioni imperiali.
Ciò include il contrastare le alleanze che Putin sta forgiando», risponde Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, intervistato da Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera di venerdì 8 novembre.
Teme che le simpatie tra Trump e Putin giochino contro l’Ucraina?
«Non credo che la relazione tra Trump e Putin sia poi tanto calda.
Anzi, penso che le aspirazioni a riportare gli Usa alla guida del Pianeta conducano Trump sulla rotta di collisione con Putin, il quale a sua volta ha aspirazioni simili per la Russia e mira a destabilizzare l’ordine internazionale».
Da Washigton raccontano che dalla sua ultima sconfitta Trump è stato in contatto telefonico con Putin almeno sette volte…
«Credo si trattasse di contatti generici per restare informato e aggiornato sul processo politico.
Per esempio, per sapere come la Russia stava tessendo la nuova alleanza con la Corea del Nord, oggi coinvolta nella guerra contro di noi: un tema che sarà al centro delle sue prossime preoccupazioni, ma sono solo mie speculazioni».








