La Vigilanza Bce chiede alle banche dell’Eurozona di migliorare i dati per la gestione dei rischi.
I supervisori hanno varato nelle ultime settimane provvedimenti di diverso tipo in base alla gravità dei casi: si va dalle discussioni informali alle richieste scritte di provvedimenti e piani d’azione.
Se poi le banche non si adeguano alle aspettative sul reporting e sull’aggregazione dei dati, la Vigilanza può decidere ispezioni, sanzioni (come è accaduto a Goldman Sachs Bank Europe) o un aumento dei requisiti di capitale nelle procedure individuali (quelle di secondo pilastro note come Srep).
Tra i poteri dei supervisori ci sono anche limiti alla crescita di attività e l’imposizione di un tetto massimo agli asset fino a quando i requisiti non sono rispettati.
Un ulteriore passo si completerà a breve: secondo quanto risulta a inizio maggio sarà pubblicata una guida con le aspettative di vigilanza su aggregazione dei dati e reporting dei rischi.








