La crescita del mercato globale delle tecnologie pulite costituisce una “grande opportunità economica”, che i Paesi scandinavi stanno già “cogliendo” e l’UE intende lavorare con loro per spingere la transizione green.
Lo dice la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, parlando a Stoccolma durante il 77esimo summit dei Paesi nordici.
Proprio dall’area scandinava vengono due dei tre top manager con cui von der Leyen si consultò ripetutamente, in via pressoché esclusiva, durante i lockdown del 2020, nei mesi in cui il Green Deal prese effettivamente forma. Si tratta del danese Jim Hagemann Snabe, presidente della tedesca Siemens, e dello svedese Carl-Henric Svanberg, presidente di Volvo Ab: facevano parte dell’Ert, European Roundtable of Industry, organizzazione che riunisce le grandi industrie europee. Il terzo era il francese Benoit Potier, presidente di Air Liquide.
Nell’UE, ha continuato la presidente, “siamo diventati leader mondiali nella transizione verso l’energia pulita e le tecnologie pulite. Questo investimento sta dando i suoi frutti, perché oggi la transizione globale verso l’energia pulita è in pieno svolgimento”.
L’anno scorso, ha ricordato, “sono stati aggiunti più di 580 gigawatt di capacità di energia rinnovabile a livello globale, un nuovo record. Per il terzo anno consecutivo i mercati delle tecnologie pulite in tutto il mondo sono in forte espansione”.
E questo “non solo in Paesi come Svezia e Norvegia, dove quasi tutte le nuove auto sono ora elettriche”.
Nei Paesi in via di sviluppo, “in Asia, Africa e America Latina – ha notato von der Leyen – le vendite di auto elettriche sono aumentate del 60% l’anno scorso”. Oppure, ha aggiunto, “guardiamo il mercato globale delle turbine eoliche: continua a crescere, di oltre il 10% ogni singolo anno”.
Insomma, “il mercato globale complessivo per le tecnologie pulite è destinato a triplicare entro il prossimo decennio, fino a superare i 2 bilioni di dollari”.
Questa, ha proseguito, “non è solo una buona notizia per il clima. È una grande opportunità economica. E i vostri Paesi la stanno già cogliendo: dall’energia eolica in Danimarca, alla cattura e stoccaggio del carbonio in Norvegia, o alla bioeconomia pionieristica in Finlandia, che vale già 26 miliardi di euro all’anno”.
“Qui in Svezia – ha aggiunto – la spinta verso l’innovazione pulita sta producendo risultati incredibili. All’università di Linköping, a poche centinaia di chilometri da qui, gli scienziati hanno sviluppato un catalizzatore alimentato dalla luce solare che aumenta la produzione di idrogeno verde dell’800%. Questo è incredibile e sorprendente. Vogliamo lavorare con voi, per rafforzare ulteriormente questa leadership nel settore delle tecnologie pulite”, ha concluso la presidente.








