“Le rinnovabili le metteranno gli operatori e potranno scegliere o di produrre loro l’idrogeno o di cederlo, come Snam saremo lì per il trasporto, eventualmente fino al Nord Africa, con un riadattamento dei tubi esistenti”. Lo ha precisato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, circa lo sviluppo dell’idrogeno, a margine della posa della prima pietra del progetto Gigafactory di Industrie De Nora.
“Se noi – aggiunge – guardiamo il percorso di sviluppo verso l’obiettivo dei 70 gigawatt, la parte preponderante di questa trasformazione è prevista nelle regioni con giuste condizioni climatiche. La Sicilia e la Puglia saranno le prime regioni in Italia che raggiungeranno almeno il 90 per cento di produzione da fonti rinnovabili, questo determina energia disponibile”.
“La seconda cosa – spiega – per effetto della produzione giornaliera si determina una riduzione significativa del prezzo”.
Conseguentemente la trasformazione delle fonti rinnovabili “in molecole di idrogeno consente da un lato di disporre di molecola verde, dall’altra di poter stoccare e ridare valore agli elettroni. Sono quelle – conclude – che a livello nazionale presentano il contesto migliore per sviluppare produzioni centralizzate”.