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Serve liquidità immediata alle imprese. Il factoring può essere la chiave di rilancio per il Paese

Sebbene sia difficile ad oggi stimare con certezza l’impatto dell’emergenza sull’economia italiana del COVID 19, appare sempre più evidente – anche alla luce della difficoltà che il sistema bancario e il Governo stanno affrontando nel dare risposta alla domanda di liquidità delle imprese – quanto sia fondamentale il ruolo del mercato del factoring, che vale 250 miliardi di Euro di turnover[1].

In particolare, il credito alle piccole e medie imprese è cruciale nella fase appena avviata di rilancio del nostro Paese, in cui stiamo assistendo ad un’eccezionale ondata di richieste da parte delle aziende, che mette sotto pressione i tradizionali modelli e processi.

Nella situazione attuale, il settore assume una funzione essenziale nel sostenere le imprese e l’economia in generale a far fronte allo scenario, contribuendo a garantire stabilità nei sistemi di finanziamenti, pagamenti, commercio e liquidità delle filiere produttive.

Chiaramente ci troviamo di fronte a mutate esigenze: in un contesto di riavvio, dopo una sospensione prolungata delle attività, molte imprese devono affrontare una serie di situazioni finanziarie e operative urgenti, che implicano una richiesta di liquidità in maniera rapida ed efficiente e un accesso H24 ai servizi finanziari.

Abbiamo visto con quanta complessità vengono gestiti i prestiti garantiti dallo Stato.

Il processo burocratico demandato al sistema bancario sia in termini operativi che di merito creditizio ha, di fatto, determinato un rallentamento nel supporto al tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

Dobbiamo tenere in considerazione che molte aziende italiane ad oggi non sono nella condizione di produrre tonnellate di documenti e business plan, soprattutto in una situazione in cui risulta molto difficile fare previsioni sul futuro.

Di conseguenza, con l’obiettivo di offrire supporto alle molte imprese ad oggi in difficoltà, è fondamentale che le Istituzioni si concentrino su uno snellimento immediato del processo di erogazione del credito, manlevando il sistema bancario dai rischi penali derivanti dai possibili errori di valutazione creditizia. E’ chiaro inoltre che non si può risolvere il problema solo attraverso nuovo debito.

Il Governo deve prevedere ingenti iniezioni di contributi a fondo perduto.

Questo difficile contesto richiede un approccio agile, efficiente e reattivo e rappresenta per tutti una sfida, ma anche un’opportunità: il factoring è infatti un alleato delle imprese ed è uno strumento fondamentale per favorire la gestione e lo smobilizzo del circolante e per supportare la ripresa delle vendite sia in Italia che all’estero.


[1] Dati Assifact

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