“Questo piano impone al paese, alla politica di adottare decisioni e alle amministrazioni, una logica di risultato, dobbiamo realizzare risultati. Saremo monitorati a partire da dicembre, dovremo dimostrare che abbiamo realizzato 51 obiettivi”.
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, presentando il Pnrr a Bari.
“Molte” risorse del Pnrr “sono già state ripartite, come quelle per le infrastrutture. Altre – ha aggiunto Garofoli – lo saranno nei prossimi mesi, come quelle per la sanità. Per altre risorse gli enti territoriali, anche gli atenei e i centri di ricerca e le imprese, dovranno concorrere perché saranno indetti dei bandi ministeriali. Sono a disposizione di chi riuscirà a superare queste selezioni pubbliche”.
Tra i bandi Garofoli ha citato quelli “per gli asili nido, per le scuole innovative, per la ricerca, per gli alloggi universitari”.
“Voglio essere franco, voglio dire che le preoccupazioni che i sindaci stanno esprimendo, cioe’ la preoccupazione di un affanno della macchina amministrativa, la condividiamo. Decenni di blocco del turn over e riduzione della spesa per la formazione del personae pubblico ha indebolito l’amministrazione della Repubblica”. “Siamo qui soprattutto per confrontarci e per ascoltare, perche’ il Governo vuole principalmente ascoltare quqli sono le aspettative e le criticita’ dei territori, degli enti territoriali, dei Comuni, delle Regioni”.
Si parte “da Bari e dal Sud – dice Garofoli – perche’ uno dei principali obiettivi del Pnrr e’ affrontare e ridurre i divari. Tra i divari non c’e’ dubbio che vi sia quello territoriale”.
“Credo che la pandemia abbia messo in luce le debolezze del sistema sanitario, l’esigenza di una sanita’ piu’ vicina al territorio. In questa logica, il piano si muove prevedendo risorse per l’assistenza domiciliare, uno dei temi fondamentali dei prossimi anni. Poi prevede la realizzazione di nuovi plessi sanitari, 120 case comunita’, 31 ospedali di comunita’, 40 centrali operative territoriali, oltre al potenziamento tecnologico e all’ammodernamento sismico delle strutture esistenti”.








