«Occorre definire un quadro preciso di finanziamenti e incentivi a livello europeo è fondamentale per la concreta realizzazione delle misure». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in audizione in commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
«Il ragionamento è sostanzialmente questo: noi abbiamo 31 milioni di fabbricati, ne abbiamo 21 oltre la classe D, diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come “bene rifugio” delle famiglie italiane. Individuare una quota di patrimonio edilizio esentabile per motivi di fattibilità economica è un passo doveroso e necessario, ma gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese. I temi particolarmente controversi nell’ambito dei triloghi investono, in primis, il timing del raggiungimento dei target. Sul punto, ribadisco che occorre individuare un percorso di azioni realistiche, concrete e realizzabili».