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Per la scuola finora è stato speso appena il 17% dei fondi del PNRR | L’analisi

Il Consiglio europeo ha approvato le ultime modifiche al Pnrr nel giorno in cui la Corte dei Conti, pur segnalando che formalmente nel primo semestre 2024 l’attuazione prosegue “in linea con la programmazione”, spiega che nei fatti la spesa è soltanto in fase iniziale per oltre la metà dei progetti. Ne è una conferma la Missione 4 del Pnrr, scrive il Corriere della Sera, quella che riguarda l’istruzione, che è rimasta a pochi passi dai blocchi di partenza: il Pd ne chiede conto al ministro Giuseppe Valditara chiamandolo in Parlamento a riferire.

Ma anche la Fondazione Agnelli e Astrid hanno esaminato lo stato dell’arte nel settore scolastico, basandosi sull’ultima rilevazione dell’avanzamento del piano (dicembre 2023): per la missione 4 il governo aveva speso soltanto il 16,8 per cento, contro un 22,1 per cento complessivo. Nel dossier si parla di ritardi, target rivisti al ribasso e riforme svuotate, così il tesoretto di 20,9 miliardi per riformare la scuola è ancora in gran parte non speso. Dopo le difficoltà iniziali che hanno costretto il governo a ridurre il numero di nuovi posti per gli asili nido — da 264.480 a 150.480 — i cantieri sono partiti ed è stato speso il 23,9 per cento delle risorse.

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