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Paolo Scaroni, presidente Enel: “Per le rinnovabili servono 12 mila miliardi”

Il presidente dell’Enel, Paolo Scaroni, lancia l’allarme sullo sviluppo delle rinnovabili. “Siamo messi male. Possiamo farcela, ma dobbiamo triplicare gli investimenti”, ha detto intervenendo ieri a Roma alla conferenza degli ambasciatori dell’Ordine di Malta. “Eolico e solare coprono solo il 3% dei consumi energetici al mondo e non abbiamo mai bruciato così tanto carbone, gas e petrolio come nel 2023. Ma possiamo ancora farcela a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni del 43% al 2030”. Scaroni ha ricordato che “il mondo ha investito 4.000 miliardi di dollari nelle rinnovabili. Ma per arrivare gli obiettivi al 2030, dovremmo investire tre volte tanto quello che abbiamo investito finora. Tutto questo è fattibile. Realistico forse no, ma dobbiamo farlo”.

“Abbiamo il vento e il sole”, ha osservato il presidente dell’Enel, “abbiamo le tecnologie (sempre più efficienti), abbiamo le materie prime, abbiamo la convenienza economica perché le rinnovabili costano meno degli idrocarburi, abbiamo la motivazione politica, tutti gli ingredienti per raggiungere il risultato. Manca il senso di urgenza da parte di tutti, che ci dica che dobbiamo muoverci subito”.

A una domanda sul nucleare, Scaroni ha risposto che con le tecnologie a disposizione “l’obiettivo di zero emissioni sia impossibile senza”, ricordando che nel mondo si stanno costruendo 54 reattori. “Solo gli italiani pensano che il nucleare sia morto. La stessa Iea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia, ndr) dice che il nucleare deve triplicare per arrivare al net zero. Ma le tecnologie si evolvono, chissà che cosa avremo nel 2035… a me piace tanto il solare dallo spazio”.

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