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Nuovo calo per la bolletta del gas | L’analisi

Scende ancora la bolletta del gas per le famiglie in tutela. Dopo i ribassi registrati per i consumi di gennaio (-34,2%) e febbraio (-13%), quelli di marzo vedono un ulteriore taglio del 13,4% rispetto al mese precedente. La spesa per la famiglia tipo, cioè che consuma in media 1.400 metri cubi all’anno, in un anno (da aprile 2022 a marzo 2023) risulta di circa 1.560 euro, in crescita dello 0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (aprile 2021- marzo 2022), calcola l’Arera. Che la settimana scorsa ha comunicato il calo del 55,3% delle bollette della luce per il secondo trimestre a partire dal primo aprile.

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, accoglie la “buona notizia” spiegando che «è un altro passo avanti importante al quale il governo ha contribuito con una precisa strategia di politica energetica messa in campo dal principio del suo mandato. Andiamo avanti su questa strada». A “graziare” anche a marzo i quasi sette milioni di utenti domestici (cioè il 32,7% dei 20 milioni e 430mila in regime di tutela) è stato l’andamento medio del prezzo del gas nel mercato all’ingrosso italiano, spiega l’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente. La quotazione media a marzo è stata infatti più bassa e il prezzo della materia prima è sceso a 46,58 euro al Megawattora.

Restano ancora per il mese di marzo, come previsto dalla Legge di Bilancio per tutto il primo trimestre 2023, l’azzeramento degli oneri generali di sistema e la riduzione dell’Iva al 5% (anziché al 10%), misure che rimarranno anche per il secondo trimestre (quindi fino al 30 giugno) come previsto dal decreto del governo del 28 marzo scorso. Confermata a marzo e ci sarà anche ad aprile la componente negativa Ug2 per i consumi di gas fino a 5.000 metri cubi all’anno.

Il ribasso della tariffa è ovviamente accolto positivamente dai consumatori che calcolano un risparmio di 162 euro a famiglia all’anno. Il Codacons ammette che «l’annunciata stangata sul gas non c’è stata» e osserva che «i minori sconti decisi dal Governo sulle bollette del gas attraverso l’ultimo decreto non avranno nei prossimi mesi alcun effetto sulla spesa delle famiglie, sia perché i sistemi di riscaldamento sono ormai spenti, sia perché le future riduzioni dei prezzi compenseranno i minori sconti».

Per Coldiretti, «il calo delle bollette del gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo». Critica l’Unione nazionale consumatori secondo cui «i guai non sono finiti» perché «pende una tassa occulta da quasi 500 euro» quando saranno ripristinati gli oneri di sistema. Delusa Federconsumatori per una «diminuzione, comunque, al di sotto delle aspettative». L’Organizzazione ritiene «prematuro smantellare le tutele a vantaggio dei consumatori».

Da registrare il rialzo dei prezzi della benzina lungo la rete italiana che in modalità servito supera di nuovo la soglia psicologica dei 2 euro al litro. Assoutenti e Codacons temono possa essere frutto di manovre speculative in vista delle partenze degli italiani per le festività di Pasqua. Sul fronte internazionale, brusca discesa per il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l’Europa, dove il future sul metano con consegna a maggio ha chiuso in ribasso del 9% a 46,5 euro al Megawattora, con un minimo di seduta a quota 45,3. Il gas è tornato così sui livelli precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina.

Intanto, sul mercato petrolifero il taglio della produzione deciso dai Paesi dell’OpecPlus – Arabia Saudita in testa – ha fatto balzare le quotazioni con i prezzi del Wti e del Brent che sono tornati ai livelli di inizio marzo, rispettivamente a 80 e 85 dollari al barile, recuperando tutto il terreno perduto nell’ultimo mese per via della crisi delle banche. Infine, aprendo il consiglio energia Ue-Usa a Bruxelles, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto che le sanzioni di Stati Uniti e Ue hanno effetti finanziari devastanti su Mosca e che ci si deve concentrare su come ridurre la dipendenza energetica dell’Ue dalla Russia e rafforzare la produzione euroatlantica di energia pulita.

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