La Regione Lazio è pronta a fare la sua parte per dare a Roma più poteri e fondi. L’annuncio è del presidente Nicola Zingaretti, audito in commissione Affari Costituzionali della Camera.
“Nelle ultime settimane, dagli incontri avuti con l’amministrazione capitolina (guidata da Roberto Gualtieri, ndr), è emersa la volontà di un percorso comune per affrontare uniti questa sfida”, dice il governatore. A suo avviso “è il momento di giungere ai risultati e noi siamo pronti a fare la nostra parte innovando il quadro legislativo per conferire a Roma competenze amministrative” e “definire nuove forme di autonomia locale”.
Insomma, parallelamente alle iniziative statali – a cui sta lavorando sia la commissione guidata da Giuseppe Brescia, sia la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini – si muove anche l’ente territoriale che ‘racchiude’ la Capitale.
Il tavolo tecnico su poteri, tra i tecnici di Regione e Comune, è già partito e i primi risultati si attendono a inizio del 2022. “Siamo pronti ad attribuire a Roma poteri su specifici ambiti”, afferma Zingaretti. Che cita espressamente la possibilità di consegnare al Campidoglio: la gestione delle varianti urbanistiche per interventi fino a una determinata soglia di metri cubi; alcuni aspetti delle autorizzazioni ambientali e commerciali.
E sarebbe “auspicabile” per il governatore affrontare “insieme” un tema “che tutti noi abbiamo molto a cuore: la gestione del Tevere” per “superare l’incredibile Babele di competenze che negli anni ha portato solo incuria”.
Un po’ diversa la questione dei trasporti che secondo l’ex segretario del Pd “non ha dimensione cittadina, ma metropolitana e regionale”. Detto ciò, “lavoreremo con Roma per aumentare i fondi per il tpl”, promette. Da FdI, Fabio Rampelli punta il dito e domanda: “Perchè funzioni che potevano essere trasferite con una banale legge regionale hanno tardato così tanto?”.
Il motivo “non è legato ad una coincidenza politica con l’attuale sindaco” ma ad una “difficoltà oggettiva” di coordinamento con amministrazioni comunali che sono cambiate troppo spesso: “In questi otto anni Roma ha avuto un presidente di Regione e cinque sindaci”, spiega il governatore dem. Roma e Lazio preparano lo sprint sui poteri, a cui dovranno corrispondere fondi adeguati, anche in vista delle grandi sfide che aspettano la città: Pnrr, Expo e Giubileo.
Dopo l’incontro con Papa Francesco e con il cardinale Pietro Parolin, il sindaco Gualtieri riceve in Campidoglio il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Rino Fisichella. Una prima riunione operativa che spazia dal sociale alla mobilità (con il progetto del tram che da Termini condurrà al Vaticano, ad esempio) fino ai lavori pubblici (la volontà di rendere via della Conciliazione più facilmente fruibile). Intanto, più nell’immediato, parallelamente al piano straordinario di pulizia, in quattro arterie fondamentali della città partono i lavori ‘tappa-buche’ – frutto di una convenzione con Anas – per rifare il manto stradale.