Dalle Dolomiti a Napoli fino alle coste della Sicilia e della Sardegna, tutta l’Italia si conferma, in questi tempi probabilmente più che in altri, fortezza inespugnabile per il mondo dell’hotellerie.
Con gli alberghi extralusso nei centri storici delle città d’arte, le strutture ricettive in località esclusive immerse tra i vigneti o le montagne e ville mozzafiato in riva al mare, l’eterogeneità della Penisola permette a colossi internazionali del settore come Marriott International di diversificare la propria presenza sul territorio raggiungendo diverse fasce di clientela.
“Dopo la Germania, il Regno Unito e la Spagna, l’Italia è uno dei Paesi dove abbiamo più strutture in Europa, insieme anche alla Francia, ed è dove pensiamo ci sia un mercato più ampio per poter crescere”, racconta a MF-Milano Finanza il ceo e il presidente di Marriott International, Anthony Capuano.
Nel Paese il gigante dell’ospitalità, con in pancia circa 30 diversi marchi, possiede già 66 strutture in totale.
Dopo il Bulgari Hotels e The Rome Edition inaugurati nel 2023 a Roma, Ac Hotel Clodio Roma avviato a febbraio 2024, l’attenzione ora è concentrata su Milano dove tra luglio e settembre aprirà i battenti un nuovo luxury lifestyle hotel gestito da Marriott International.
Pronto ad accogliere clientela tra luglio e agosto sempre nel capoluogo lombardo anche il Courtyard Milano Linate, a due passi dall’omonimo scalo cittadino.
Si dovrà aspettare invece un po’ più a lungo per le inaugurazioni dei nuovi alberghi a marchio W Hotels.
Dopo il debutto del brand a Roma nel 2021, l’apertura di W Florence è prevista per il secondo trimestre 2025, seguita da W Naples e W Milan nel cuore di Milano vicino al Duomo su cui però non ci sono date precise d’avvio.
Non solo Nord e Centro-Sud Italia: Marriott è pronta a espandersi anche nelle isole dove ha diversi progetti in pipeline.
Tra le aperture imminenti figura quella di Ortea Palace Hotel Autograph Collection in Sicilia, in arrivo già nel 2024 anche il Mangia’s Brucoli Autograph Collection a Siracusa, mentre in Sardegna entro l’anno si apriranno le porte del Delta Hotels Olbia.
Così tra strutture branded e non, il gruppo si appresta ad aggiungere al portafoglio 19 nuovi hotel in Italia, per circa 2.400 camere.
Tra marchi select e premium spicca però un brand luxury di casa Marriott che sta per debuttare in Italia: il gruppo dell’hotellerie ha infatti firmato un accordo con Grimit (società di proprietà della famiglia Galbusera) per riconvertire l’ex Hotel Grande Bretagne a Bellagio a marchio The Ritz-Carlton.
Il famoso brand dell’hotellerie di lusso arriva così in uno degli angoli più esclusivi del Lago di Como con un resort di 59 camere e 46 suite, tra cui due suite Ritz-Carlton, e diversi giardini.
Situato appena fuori Bellagio, sul promontorio che separa i due bracci del Lario, lo storico Belle Époque Hotel Grande Bretagne è stato uno dei primi e più lussuosi alberghi del nord Italia quando aprì nel 1850, e la gestione Marriott ne riproporrà lo charme dal 2026.
L’espansione non si ferma qui.
“Quando penso alla nostra strategia, penso ad assicurarmi che i nostri ospiti e i soci fidelizzati non debbano mai cercare al di fuori del sistema Marriott per le loro esigenze di viaggio”, spiega ancora il capo azienda.
“Se guardiamo ai nostri clienti è chiaro che dopo essere stati a Roma, Firenze, Milano o Venezia ora possano voler andare in Umbria o in Puglia.
Vogliono vedere tutto ciò che il Paese ha da offrire e questa è un’opportunità per noi per piantare la nostra bandiera in molte realtà secondarie e terziarie dove ancora non siamo presenti”.
Quanto al posizionamento del gruppo nella Penisola attraverso alcuni marchi piuttosto che altri, Capuano ritiene che “la crescita di Marriott sarà trasversale a tutto il portafoglio.
La cosa che mi soddisfa di più dell’Italia è che a ogni estremità del nostro spettro qualitativo, abbiamo avuto un buon successo”.