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L’Unione Studenti Universitari replica alle proposte del ministro Manfredi

Diverse le misure contenute nei decreti attuativi in corso di definizione, per gli interventi su università e istituzioni di alta formazione artistica, previste dagli stanziamenti del Decreto Rilancio. Una misura in particolare prevede, per il prossimo anno, l’innalzamento della NoTax Area da 13.000 a 20.000 euro di Isee e la possibilità di ottenere una riduzione delle tasse presentando un’autocertificazione che affermi la contrazione del reddito familiare. Questo è quanto spiegato dal ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi al quale ha replicato Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti Universitari (Udu)

“Nonostante i positivi investimenti previsti dal Decreto Rilancio, questi interventi non sono ancora sufficienti. In un momento storico così unico e importante il mondo dell’università deve avere coraggio e contrastare fino al profondo la possibilità reale del crollo delle immatricolazioni, oggi ancora stimata al 20% complessivo. Aumentare la NoTax Area solo fino a 20 mila euro di ISEE è troppo poco – ha continuato – noi studenti, assieme a tutto il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, avevamo richiesto e suggerito un aumento fino a 30 mila euro di ISEE, per combattere la dispersione e scongiurare nuovi abbandoni, misura peraltro auspicata anche dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). Per fare ciò è assolutamente necessario prevedere nuovi investimenti da introdurre nel Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che vadano ad aumentare i 165 milioni previsti nel decreto rilancio. ”  

“Non è ancora troppo tardi per intervenire e garantire un pieno diritto allo studio a tutti – ha continuato Gulluni – o quantomeno si innalzi la NoTax Area almeno fino a 23.000 euro di Isee, attualmente fissata a livello nazionale come soglia per accedere ai servizi di diritto allo studio e alle borse di studio: è facile comprendere il controsenso per cui chi ha i requisiti economici per ricevere una borsa di studio possa comunque dover pagare le tasse universitarie. Per quanto riguarda invece l’autocertificazione per ottenere le riduzioni – ha concluso – pensiamo che possa funzionare come misura emergenziale anche se l’Isee corrente potrebbe probabilmente essere più corretto come indicatore”.

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