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Le prossime elezioni Ue tracceranno il destino della strategia green sulle auto | Lo scenario

Le elezioni europee di giugno 2024 hanno un valore decisivo per tracciare il destino della strategia ‘verde’ del Vecchio Continente.

La nuova Commissione Ue dovrà prendere decisioni importanti su molti dossier del Green Deal avviati ma non ancora conclusi.

Un gran numero di azioni previste dal piano varato da Ursula von der Leyen, infatti, è ancora oggetto di discussione tra la Commissione, il Parlamento europeo, i rappresentanti dei governi nazionali che siedono nel Consiglio europeo, le lobby che rappresentano gli interessi delle industrie e le organizzazioni ambientaliste.

Come ricorda il White Paper ‘La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici’ di Repower – gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile – che fa il punto sul settore a livello mondiale, una delle decisioni più controverse è stata l’approvazione, il 28 marzo scorso, della messa al bando dei motori a combustione entro il 2035: il nuovo regolamento sulle emissioni CO2 delle autovetture prevede il divieto, entro quella data, di vendere nuove auto e furgoni alimentati da motori a combustione interna – benzina e diesel – in tutta l’Unione europea.

Le auto alimentate da motori termici continueranno comunque a essere vendute e acquistate nel mercato dell’usato.

Seguendo il faro della neutralità climatica entro il 2050, la Commissione europea ha fissato obiettivi stringenti: il taglio del 45% delle emissioni di anidride carbonica dei veicoli pesanti entro il 2030, il 65% nel quinquennio successivo e, infine, il 90% entro il 2040.

Il percorso prevede una serie di misure progressive che coinvolgono anche autobus e veicoli professionali come tir, autocarri o betoniere.

La nuova normativa europea prevede l’obbligo per le nuove auto di non produrre alcuna emissione di CO2 a partire dal 2035.

L’obiettivo è la riduzione del 100% delle emissioni rispetto al 2021, con degli obiettivi intermedi: per il 2030 il taglio di emissioni deve essere pari al 55% per le auto e al 50% per i furgoni.

Le nuove regole non impongono che entro il 2035 tutte le auto in circolazione siano a emissioni zero ma riguardano quelle di nuova immatricolazione.

A questo obiettivo si aggiunge l’azzeramento delle emissioni per gli autobus urbani nel 2030.

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