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[L’analisi] Giorgia Meloni al Quirinale, incarico senza riserva. Ecco cosa succederà

Nell’arco di tre giorni, tra oggi e domenica, Giorgia Meloni potrebbe recarsi per quattro volte al Quirinale. La prima questa mattina, a capo della delegazione di Fratelli d’Italia, assieme ai capigruppo alla Camera e al Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, che assieme agli alleati del centrodestra salirà in modo unitario al Colle.

La seconda, forse già nel pomeriggio di oggi, per ricevere con molte probabilità dal Capo dello Stato l’incarico di formare il governo.  Meloni potrebbe accettare subito, senza riserva.   

A questo punto a stretto giro potrebbe presentare la lista dei ministri e giurare entro domenica 23 ottobre, cogliendo così l’occasione lunedì di incontrare da premier in carica, cerimoniali permettendo, il presidente francese Emmanuel Macron in visita  a Roma.    

Sulla squadra di governo, la serata di ieri è servita a mettere a punto le ultime caselle.

Fino all’ultimo, secondo indiscrezioni, ci potrebbe essere un pressing su Fabio Panetta, componente del comitato esecutivo della Banca centrale europea, per convincerlo ad assumere l’incarico di ministro dell’Economia.

La prima scelta resta comunque il leghista Giancarlo Giorgetti, anche per questioni di equilibri interni alla coalizione. Vicepremier, dovesse reggere lo schema, saranno Antonio Tajani e Matteo Salvini.

Per il coordinatore di Forza Italia sembrerebbe salva la Farnesina (ruolo per il quale si ipotizzava anche l’ambasciatore Giampiero Massolo, oggi presidente di Atlantia).

Il leader leghista è destinato alle Infrastrutture, dicastero dal quali potrebbe essere scorporato un ministero per il Mare, da affidare, si dice, a Giuseppe Bono, per vent’anni alla guida di Fincantieri.

La casella Sviluppo economico sarà in quota Fratelli d’Italia, con Adolfo Urso, dato in lizza anche per la Difesa. Ma nelle indiscrezioni si rincorrono anche i nomi di Guido Crosetto (altro nome per la Difesa) e dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato.

Fratelli d’Italia rivendica inoltre la casella dell’Agricoltura. In pista ci sarebbero Roberto Berutti, attualmente nello staff del gabinetto del Commissario Ue all’Agricoltura, Luca De Carlo e soprattutto l’appena eletto capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida. Anche gli Affari europei sono di Meloni e dei suoi, con  Raffaele Fitto. A Forza Italia spetterà la Transizione ecologica, sul quale pesa il nodo delle deleghe all’Energia e che vede favorito l’attuale viceministro del Mise Gilberto Pichetto Fratin. 

Al Viminale andrà il prefetto Matteo Piantedosi, già capo di Gabinetto di Salvini, quando il leader leghista era ministro dell’Interno, mentre Marina Elvira Calderone, vicina alla leader di FdI, potrebbe essere la  nuova ministra del Lavoro e Carlo Nordio alla Giustizia.

A questo punto l’ex presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, finirà alle Riforme, mentre Roberto Calderoli sarà ministro degli Affari  regionali. 

Ecco una scheda che riassume le ipotesi in campo più accreditate.

ECONOMIA: Giancarlo Giorgetti 

ESTERI: Antonio Tajani 

DIFESA: in calo il nome di Luciano Portolano, generale di corpo d’armata. Salgono le quotazioni di Edmondo Cirielli ma torna anche l’ipotesi di Guido Crosetto 

INTERNO: Il nome in pole resta quello di Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto quando al Viminale c’era Matteo Salvini 

GIUSTIZIA: Carlo Nordio 

SVILUPPO ECONOMICO: Adolfo Urso, se Guido Crosetto non entra o va alla Difesa 

TRANSIZIONE ECOLOGICA: Gilberto Pichetto 

TRANSIZIONE DIGITALE – potrebbe restare come delega a palazzo Chigi per un sottosegretario o tornare alla P.a 

P.A.:  Anna Maria Bernini 

INFRASTRUTTURE: Matteo Salvini 

POLITICHE AGRICOLE: Quasi fatta per Francesco Lollobrigida. Altrimenti un tecnico, Roberto Berutti  RIFORME: Elisabetta Casellati 

AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Roberto Calderoli 

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Maurizio Lupi non dovrebbe entrare nella squadra. Per il ministero sale il nome di Luca Ciriani 

UNIVERSITA’: Gloria Saccani Iotti 

LAVORO: Marina Calderone 

BENI CULTURALI: In pole ci sarebbe l’attuale direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano. Si è parlato anche di Gianpaolo Rossi ed era tornato anche il nome di Letizia Moratti 

FAMIGLIA E NATALITA’: casella più incerta delle altre, si fa il nome di Simonetta Matone 

DISABILITA’: dovrebbe andare alla Lega con Alessandra Locatelli. Le delega potrebbe essere accorpata però a quella della famiglia 

SPORT E POLITICHE: In pole Andrea Abodi, nome a cui Meloni aveva pensato come nuovo ad di Milano-Cortina. In lizza altri esponenti del mondo dello sport 

SALUTE: andrà a un tecnico. Più quotato Francesco Rocca, ma sono circolati anche i nomi di Guido Rasi, Orazio Schillaci, Rocco Bellantone, Francesco Franceschi 

ISTRUZIONE: se andrà alla Lega il nome sarà Giuseppe Valditara 

TURISMO: Daniela Santanchè 

AFFARI EUROPEI: Raffaele Fitto 

MEZZOGIORNO: Nello Musumeci 

MARE: era un’idea che alla fine però sembrerebbe non concretizzarsi. A fine legislatura FdI aveva presentato una proposta di legge per introdurre il ministero.

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