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La Sicilia sarà l’hub dell’Europa nel Mediterraneo | Lo scenario

Per sbloccare il «potenziale straordinario» della Sicilia è necessario investire su «strade, ferrovie, infrastrutture e il Ponte sullo Stretto», che «contribuiranno a fare dell’Isola l’hub d’Europa nel Mediterraneo». Lo afferma il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, in un’intervista a La Sicilia, aggiungendo che «ministero e governo sono al lavoro sui danni provocati dal ciclone che nelle ultime ore ha colpito» l’isola.

«Questo» sottolinea Rixi «ci fa capire che le nuove opere dovranno essere più resilienti al cambiamento climatico. Il Pnrr prevede 1,4 miliardi per sistemi di monitoraggio dinamico su ponti, viadotti e tunnel. Il Mit punta sulla prevenzione e il 13 febbraio è stato pubblicato un bando di gara da 44 milioni per rilievi e controlli su gallerie della rete Anas, di cui 2,5 milioni per la struttura territoriale della Sicilia». Sul Ponte sullo Stretto il viceministro spiega che è «un’opera che deve unire, dopo 50 anni di chiacchiere, la Sicilia all’Italia per rilanciare l’economia del Meridione» ed è «già parte integrante della rete europea Ten-T e Bruxelles ci guarda con interesse».

Sul “caro biglietti aerei” in Sicilia, Rixi ricorda che «il Mit su molte tratte ha investito sulla continuità territoriale, a vantaggio dell’utenza. In Sicilia» osserva «i collegamenti interessati hanno riguardato le tratte su Trapani con 6 destinazioni e Comiso con 2. Qui è stata conferita la delega alla Regione d’indire un’apposita Conferenza di servizi per istruire una nuova continuità. Per i residenti di Sicilia e Sardegna abbiamo costituito un fondo con una dotazione di 5 milioni per il 2023 e 15 milioni dal 2024».

«Il Mit, insieme al Mef e all’Autorità di regolazione dei trasporti, è, inoltre, al lavoro per il miglioramento del sistema di calcolo dei diritti aeroportuali a beneficio dei costi». Sull’inserimento dell’insularità in Costituzione, il viceministro dice che «con la legge di Bilancio 2023 abbiamo incrementato la disponibilità finanziaria da 7,5 a 10 milioni all’anno per l’assegnazione delle attività di collegamento veloce passeggeri tra i porti di Messina e Reggio Calabria. Le precedenti gare del 2022» ricorda «si erano concluse con l’esclusione del partecipante o con la mancata partecipazione di aspiranti aggiudicatari».

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