“Condivido le preoccupazioni degli operatori del settore. Lo stop dal 2035 ai motori termici mette in grave difficoltà l’industria europea dell’automotive, che si confronta in un mercato globale dove non ci sono regole così stringenti nel breve-medio termine.
Il cammino verso una sostenibilità ambientale maggiore dev’essere graduale e non deve mettere in difficoltà le imprese italiane ed europee”.
Lo ha detto al Sole 24 ore la premier, Giorgia Meloni, a proposito della lettera inviata dal presidente dei costruttori di auto europei, Luca de Meo, alla Commissione Ue per denunciare che l’obiettivo della Commissione di liquidare le auto a benzina e diesel nel 2035 avrà conseguenze disastrose sulle aziende e, di conseguenza, sulla occupazione.
“Imporre una scadenza così ravvicinata per una trasformazione epocale di questo tipo rischia di avere conseguenze pesantissime dal punto di vista occupazionale e produttivo, oltre ad avere dubbia efficacia dal punto di vista ambientale visto l’impatto elevato sull’ambiente della produzione di auto elettriche e la sempre maggior efficienza di quelle a combustione.
Dobbiamo prevenire questa emergenza”, ha aggiunto Meloni spiegando che “c’è convergenza in Italia su questo tema e lo porrò con forza in sede europea”.