Il drastico calo della popolazione studentesca in Grecia ha portato alla chiusura, per l’anno scolastico che inizierà tra dieci giorni, di più di 700 scuole in tutto il territorio, stando a quanto rivelato dai dati del Ministero dell’Istruzione ellenico a disposizione di Kathimerini.
Le chiusure interessano scuole (comprese quelle materne) in tutto il Paese, dai villaggi di montagna e delle isole ai grandi centri urbani come quello di Atene.
Tra le 13.478 scuole presenti sul territorio, 714 chiuderanno i battenti, almeno per quest’anno scolastico, perché non raggiungono il numero minimo richiesto di 15 alunni. Il problema demografico colpisce principalmente l’istruzione primaria, riporta Kathimerini.
Nell’anno scolastico che sta per iniziare sono attese nelle aule dell’istruzione primaria e secondaria e negli istituti professionali circa 1.210.000 persone. Si tratta di un calo significativo di oltre 150.000 studenti rispetto agli iscritti di sette anni fa, nel ciclo scolastico del 2018-2019.
Le chiusure non si limitano alle zone rurali o insulari; le attività di 77 scuole, di cui 73 scuole materne (per i bambini fino ai sei anni di età), saranno sospese nella regione dell’Attica.
Un recente studio, condotto dal Laboratorio di analisi demografiche e sociali dell’Università della Tessaglia e citato da Kathimerini, evidenzia il calo demografico che sta colpendo la Grecia, paese abitato da circa 10 milioni di persone.
Nel 2023 le nascite sono scese a 72.300, circa la metà della media annuale registrata tra il 1951 e il 1970. Il tasso di fertilità rimane tra i più bassi dell’Unione Europea, con 1,3-1,4 figli per donna, mentre quasi il 23% dei greci ha più di 65 anni.








