È ormai sicuro il responso favorevole della Commissione europea, in quanto autorità antitrust comunitaria, al progetto di fusione delle compagnie aeree Ita e Lufthansa, dopo le ultime proposte di “rimedi” che hanno presentato informalmente per rispondere alle preoccupazioni di Bruxelles per preservare la concorrenza, in particolare su determinate tratte, e tutelare i consumatori.
È quanto si apprende stasera a Bruxelles.
Nell’interlocuzione tra la Commissione e le due compagnie aeree c’erano due tipi di problemi: quelli sulle tratte a corto raggio, essenzialmente da e per gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate, e quelli per le tratte a lungo raggio.
Sul corto raggio, le due compagnie avevano già proposto dei rimedi abbastanza accettabili per Bruxelles, che sono stati ulteriormente migliorati.
I nuovi rimedi proposti prevedono che, prima che venga finalizzata la fusione Ita-Lufthansa, sia individuato un operatore nuovo entrante, il quale dovrà sostituire le due compagnie su tutte le tratte considerate “problematiche” che interessano i due aeroporti romano e milanese, garantendo almeno per tre anni gli stessi voli con le stesse frequenze.
In più, sempre per le tratte a breve raggio al nuovo entrante (o ai nuovi entranti, potranno essere più di uno, anche se Bruxelles preferirebbe che fosse uno solo) Lufthansa e Ita dovranno cedere almeno il 10-12 per cento dei loro slot (i permessi ad atterrare o decollare in un aeroporto in una specifica data e orario) riguardanti Linate.
Oggi le due compagnie detengono nell’aeroporto milanese rispettivamente il 7% e il 50-51% degli slot.
Questo permetterà al nuovo entrante di avere una base solida per affermarsi e rafforzarsi sul mercato.
Per i rimedi relativi al lungo raggio, su cui inizialmente sembrava più problematico trovare un accordo, le tratte più problematiche erano meno di cinque.
Le proposte iniziali di Ita e Lufthansa, che non convincevano Bruxelles, consistevano sostanzialmente nell’affidamento di queste tratte a un operatore terzo che le avrebbe gestite per loro conto.
Ora, invece, sono state avanzate delle nuove proposte più simili a quelle relative al corto raggio, e sono ora accettabili per Bruxelles.
Anche qui, le rotte problematiche saranno cedute a un operatore nuovo entrante, che dovrà garantire gli stessi voli diretti per almeno tre anni, oppure voli con scali che non aumentino il tempo di percorrenza totale di più di tre ore.
Nel caso di voli con scalo, tuttavia, i nuovi entranti dovranno essere due.
Dal punto di vista procedurale, i nuovi rimedi sono stati proposti informalmente dalle due compagnie e, a quanto si apprende, sono stati accolti con favore da Bruxelles.
Ora dovranno essere presentati in modo formale, probabilmente già nelle prossime ore o domani.
La Commissione, comunque, darà ufficialmente il suo responso, a questo punto sicuramente favorevole alla fusione, solo a ridosso (qualche giorno prima) della scadenza prevista del 4 luglio prossimo.