“Sto pensando di rimandare la data, anzi lo dico molto chiaro: noi non produciamo più energia elettrica dalle centrali a carbone, in particolare Brindisi e Civitavecchia, le due grandi centrali che, secondo le previsioni, dovrebbero non solo cessare il 31 dicembre del 2025 ma essere smantellate”.
Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a margine del Forum TEHA di Cernobbio in merito all’ipotesi di rinvio della data per lo smantellamento delle centrali a carbone previsto per il 31 dicembre 2025.
Secondo il ministro, “la decisione di smantellamento con decorrenza del 31 dicembre del 2025 era una decisione nata a fine del decennio precedente. È chiaro che rispetto ad allora abbiamo la guerra in Europa, una situazione molto difficile nel Mediterraneo, periodi internazionali che si muovono di ora in ora e non solo di giorno in giorno”.
“Pertanto non ho intenzione di smantellare le centrali a carbone sulla parte continentale, ma di tenerle come riserva sull’emergenza. Io credo che nessuno ad oggi è in grado di garantirci la sicurezza e quello può essere un elemento che ci garantisce sicurezza”, ha concluso.








