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Il Governo attacca l’Europa su Legge ripristino natura | Il caso

“Una follia ideologica senza senso, senza capo né coda”, dice Matteo Salvini.

“Farneticazioni della sinistra”, rincara Francesco Lollobrigida.

Una legge che rischia di “fare danni enormi”, secondo Antonio Tajani, e “senza garanzie”, puntualizza Gilberto Pichetto Fratin.

Il governo italiano si scaglia contro la direttiva europea sul ripristino della natura, e nonostante il primo voto favorevole dell’Europarlamento, che ha pure visto spaccarsi il fronte del centro destra, è determinato a dare battaglia all'”ideologismo ecologista”.

Lo stesso sulle auto elettriche, o le case green.

“Non perché siamo antieuropeisti, ma perché serve buonsenso”, spiega il ministro delle Infrastrutture Salvini, il primo ad arrivare ieri all’assemblea della Confagricoltura, e a dare il via al coro delle critiche alla direttiva, che impone agli Stati membri di ripristinare almeno il 20% dei luoghi naturali danneggiati dall’inquinamento o dallo sfruttamento intensivo, scrive il Corriere della Sera.

“Il testo di questa direttiva – incalza il ministro degli esteri, Tajani – è stato scritto da funzionari a Bruxelles che non hanno contatto con il mondo.

“E’ una legge che rischia di fare danni gravi, come sempre succede quando prevale l’ideologia” dice il ministro, e cita la “direttiva europea che pretende di ridurre del 100% le emissioni delle auto.

In pochi anni dovrebbero essere tutte elettriche, ma questo significa, per l’Italia, perdere 70.000 posti di lavoro.

Chi ci va a parlare con le loro famiglie? Timmermans?”.

La direttiva sul ripristino della natura, scampata due giorni fa alla bocciatura su cui puntavano i conservatori europei, non avrà comunque vita facile.

“Vediamo se passa al trilogo, se resiste al confronto tra Consiglio, Commissione ed Europarlamento.

Intanto, per ora, l’agricoltura è stata messa a riparo, stralciata dalla direttiva”, dice Tajani, assicurando che l’Italia manterrà comunque la sua posizione, mentre Salvini incalza: “sottrarre il 10% della superficie agricola agli imprenditori italiani è una follia”.

“Per restituire il 20% del territorio alla natura dovremmo allagare la Pianura Padana, o la Piana del Fucino?

Far tornare le paludi nell’Agro Pontino?

In Europa prevale l’ideologia, lo vediamo nell’agricoltura, nella pesca, nei regolamenti che equiparano le deiezioni animali a quelle industriali”, insiste Lollobrigida.

“La sostenibilità deve essere ambientale ed economica”, aggiunge, sottolineando che “serve un punto di equilibrio tra convivenza civile e natura.

Che senso ha – sottolinea il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ripiantare piante autoctone di tre secoli fa?”.

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