Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Gianfranco Battisti, AD di Gesap: “La sostenibilità non è un’opzione ma un fattore competitivo. L’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo può diventare un modello mediterraneo di innovazione sostenibile”

“L’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo ha tutte le condizioni per diventare un modello mediterraneo di innovazione sostenibile”.

Lo dice Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, che in questi giorni ha partecipato a Bologna agli Stati Generali della Ripartenza, portando la visione strategica dello scalo palermitano sui temi della transizione ecologica e dell’innovazione digitale.

Nel suo intervento, Battisti ha portato come esempio la pianificazione del piano industriale dello scalo aereo palermitano, che verrà definito nel primo semestre del 2026, dove si punterà molto sull’innovazione ambientale.

“La sostenibilità non è più un’opzione ma è un fattore competitivo” – ha detto il manager“Per questo motivo stiamo pianificando infrastrutture dedicate allo stoccaggio e alla distribuzione del carburante sostenibile in aviazione (Sustainable Aviation Fuel – SAF), ai sistemi di miscelazione, partnership industriali con produttori e compagnie aeree. Con il SAF si possono ridurre fino all’80% le emissioni degli aeromobili.

Accanto al SAF, stanno maturando e-fuels e biocarburanti avanzati che potenzieranno ulteriormente la decarbonizzazione. Poi c’è la digitalizzazione con l’automazione delle operazioni, manutenzione predittiva, intelligenza artificiale per la sicurezza e la gestione integrata dello scalo. Ritengo che un aeroporto che digitalizza è un aeroporto che riduce consumi, emissioni e costi”.

Ma la tecnologia da sola non basta se non crescono e si evolvono anche le competenze delle risorse umane.

“Servono academy interne, partnership con università e nuove tecnologie, programmi di formazione su SAF, e-fuels. Un ecosistema forte si costruisce sulle persone, non solo sulle infrastrutture” – continua Battisti“Quando un aeroporto diventa un laboratorio operativo, cosa sulla quale ci stiamo muovendo, e non rimane un progetto sulla carta ma un luogo dove la transizione si realizza davvero, accadono in genere tre cose immediate: arrivano capitali, arrivano nuove rotte, arrivano nuove competenze”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.