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Francesco Grillo (Il Messaggero): «La pandemia ha accentuato fortemente i divari di ricchezza. Dobbiamo trovare forza e idee per curare un sistema che non funziona più»

Francesco Grillo commenta sul Messaggero le impressionanti diseguaglianze accentuate dalla pandemia. «Alla fine del 2020, le cinquecento persone più ricche del pianeta possedevano 7.6 trilioni di dollari, avendo aumentato la propria ricchezza complessiva del 31% in un solo anno. E, tuttavia, parliamo del 2020, lo stesso anno che ha visto l’economia mondiale contrarsi del 4,4% e 90 milioni di persone scendere in condizione di povertà estrema. Sono numeri da maionese impazzita. Non regge un sistema così: se i ricchi sono sempre più ricchi e diventano irraggiungibili, a bruciarsi per autocombustione è lo stesso sogno che ogni società deve poter coltivare per poter continuare a stare insieme».

«Negli Usa il fenomeno assume i contorni più esagerati e corrosivi. Tuttavia, la variabile che meglio spiega i divari è ancora il titolo di studio conseguito. Ma la selezione brutale e irragionevole avviene prima ancora della scelta dell’università. La possibilità di essere ammessi ad Harvard è sei volte più alta tra i figli di chi ad Harvard è già stato. In Italia le differenze appaiono, progressivamente indifferenti persino alla quantità dello studio, della capacità di singoli individui di risolvere problemi complessi».

«Nelle fasce di popolazione tra i 25 ed i 35 anni, molto maggiore è la percentuale di persone in possesso di titoli di studio universitari e che hanno fatto esperienze significative all’estero rispetto a quelle per gli individui che hanno tra i 50 e i 60 anni. E, tuttavia, tra i primi il tasso di occupazione è diminuito di 10 punti percentuali tra il 2008 e il 2019, mentre è aumentato tra i più anziani. E i divari sono ancora di più aumentati nell’ultimo anno che ha colpito chi aveva condizioni occupazionali fragili. La pandemia – conclude Grillo – sta accumulando disperazioni e solitudini che possono travolgere la stessa democrazia se non troviamo la forza e le idee per curare in corsa un sistema che non funziona più».

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