Nel suo intervento alla settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha evidenziato come l’evento sia un richiamo della «nostra attenzione sull’esigenza di adottare un nuovo paradigma di sviluppo sociale ed economico ispirato alla sostenibilità ambientale, all’equità territoriale e alla salvaguardia delle future generazioni» che guardi alla «piena attuazione» dell’Agenda 2030 per cui «è cruciale non perdere di vista la stretta interdipendenza tra i suoi 17 obiettivi, nessuno dei quali può essere isolatamente raggiunto senza far registrare progressi concreti anche in relazione a tutti gli altri. In tale prospettiva, appaiono centrali quelli della decarbonizzazione, della neutralità climatica entro il 2050 e della transizione ecologica ed energetica».
L’Italia, ha proseguito Fontana, «è impegnata in una complessa transizione verso un sistema economico che, coniugando quegli obiettivi con la necessità di favorire una riconversione graduale del modello produttivo, non incida negativamente sulle condizioni di vita dei ceti più vulnerabili». Allo stesso tempo, ha aggiunto, «occorre che esso si ispiri alla sostenibilità ambientale, all’equità territoriale e alla salvaguardia delle future generazioni».
«In tale contesto, assume importanza la consapevolezza della giustizia intergenerazionale come chiave di lettura del percorso di attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sono i giovani ad esigere da noi un cambiamento, non essendo possibile pretendere di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale. Occorre dunque che tutti gli attori istituzionali si rendano promotori di iniziative volte all’affermazione e alla diffusione di un vero e proprio senso comune della sostenibilità. Solo in tal modo si potranno raggiungere i risultati ambiziosi dell’Agenda 2030», ha concluso Fontana.