“Il sistema energetico italiano è strutturalmente corto e fortemente dipendente dalle importazioni, una condizione che rischia di peggiorare con il phase-out della generazione termoelettrica e il continuo aumento della domanda. Servono soluzioni strutturali per garantire la sicurezza e l’indipendenza energetica del Paese.”
Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, intervenendo a una tavola rotonda all’assemblea di Federacciai in corso a Bergamo.
“Nel breve termine, occorre sbloccare le autorizzazioni per nuovi impianti rinnovabili: realizzare nuovo idroelettrico e anche nuovi pompaggi. Questi ultimi rappresentano il miglior sistema di accumulo possibile perché dipendono dalla nostra risorsa idrica e non dalle tecnologie asiatiche. Oggi ci sono 150 GW di progetti di rinnovabili fermi per veti e lungaggini che potrebbero contribuire ad abbassare in modo decisivo i prezzi energetici.”
“Nel medio e lungo termine, è necessario affiancare alle rinnovabili delle fonti programmabili, come ad esempio il nucleare di nuova generazione. Un mix più equilibrato ci permetterebbe di ridurre la dipendenza dall’estero e contenere i costi dell’energia.”








