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Kevin Joseph Farrell (cardinale): «La marginalizzazione delle donne nella Chiesa non ha una giustificazione teologica»

C’è un “ufficio donna” all’interno del dicastero vaticano per i Laici, la Vita e la Famiglia. Lo racconta il presidente del dicastero, il cardinale Kevin Joseph Farrell, in un’intervista all’Osservatore Romano. In un passaggio Farrell sottolinea che «nell’area laici trovano posto anche due particolari uffici, pure questi non molto noti, ma di grande importanza pastorale: “l’Ufficio donna” chiamato ad approfondire la riflessione ecclesiale sull’identità e la missione della donna nella Chiesa e nella società – una sollecitudine molto viva in Papa Francesco – e l’ufficio “Chiesa e sport”, che si propone di essere una sorta di “osservatorio” del mondo dello sport per suscitare nelle chiese locali una rinnovata sensibilità alla cura pastorale degli ambienti sportivi. Legato al vasto mondo del laicato un posto speciale è rappresentato dai giovani».

Il porporato statunitense commenta, nell’intervista, anche il recente “motu proprio” del papa sull’accesso delle persone di sesso femminile al ministero istituito del lettorato e dell’accolitato: «La possibilità di conferimento anche alle donne dei ministeri di accolitato e lettorato non risolve in se stessa la questione inerente la donna e la sua presenza nella Chiesa», afferma Farrell.

 «Tuttavia» prosegue il cardinale, «il provvedimento voluto da Papa Francesco, oltre a superare una discriminazione che non aveva una giustificazione teologica, richiama l’attenzione sulla valorizzazione delle donne nella Chiesa. Non come supplenti chiamate a svolgere determinate mansioni, ma come portatrici, esse stesse, della loro propria vocazione ecclesiale, in forza del battesimo e secondo i doni che le rendono apostole nei contesti ecclesiali e non, in cui vivono e lavorano».

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