Sul settore energetico pesa il nodo delle autorizzazioni, il cui attuale sistema rappresenta il vero collo di bottiglia per gli investimenti con progetti strategici nelle rinnovabili, nel gas, nelle reti e nelle infrastrutture, che restano bloccati per mesi, talvolta per anni.
È quanto emerso durante la III Conferenza Annuale di Confindustria Energia “Via all’energia”.
Nel primo semestre del 2025, secondo i dati pubblicati dal Servizio Studi del Dipartimento Attività produttive della Camera dei Deputati, la durata media di una Valutazione di Impatto Ambientale è stata di circa 1.000 giorni; per un Provvedimento Autorizzatorio Unico, oltre 1.200 giorni.
“Non chiediamo scorciatoie – commenta Guido Brusco, presidente di Confindustria Energia – ma certezza del diritto e responsabilità nelle decisioni. Chiediamo che il sistema Paese sappia premiare chi investe in innovazione, sostenibilità e lavoro, piuttosto che penalizzarlo con inefficienze che non possiamo più permetterci”.








