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Ecco gli effetti macroeconomici e di finanza pubblica degli incentivi fiscali in materia edilizia | L’intervento

Istat-Audizione-Incentivi-Edilizi-Testo-24-maggio-2023

Riportiamo il testo integrale dell’audizione dell’Istituto nazionale di statistica nella persona del Dott. Giovanni Savio, Direttore della Direzione Centrale per la Contabilità Nazionale, alla V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei deputati.

Introduzione

Le misure agevolative volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio, introdotte nel nostro ordinamento da più di 20 anni, hanno subito nel tempo diverse modifiche che ne hanno ampliato le finalità e mutato le caratteristiche e le modalità di erogazione. In questa audizione, ci concentriamo in particolare sugli istituti del “Superbonus 110%” e del “Bonus facciate” che, a partire dal 2020 – e in virtù degli specifici meccanismi di fruizione previsti – hanno inciso in misura rilevante sui saldi di finanza pubblica.

La prima sezione di questo documento illustra i profili contabili del Superbonus 110% e del Bonus facciate sulla base delle indicazioni metodologiche contenute nell’edizione 2022 del Manual on Government Deficit and Debt – Implementation of ESA 2010 (MGDD 2022). Come noto, alla luce del nuovo quadro interpretativo e a seguito dell’esito degli approfondimenti metodologici condotti congiuntamente da Istat e Eurostat, il trattamento contabile di tali incentivi è mutato, incidendo sulle stime del Conto delle Amministrazioni pubbliche per gli anni 2020-20221.

La seconda sezione si concentra sugli effetti macroeconomici derivanti dagli incentivi edilizi sulla base di due contributi; nel primo, sfruttando il sistema delle Tavole Input- Output, si analizzano le caratteristiche degli effetti di propagazione sul sistema produttivo di un aumento degli investimenti in costruzioni; nel secondo, viene trattata la questione dell’impatto macroeconomico degli incentivi edilizi sulla base dell’analisi dei “moltiplicatori” associati agli aumenti di spesa utilizzati nel modello macroeconometrico dell’Istat MeMo-It. Si tratta, è bene precisare, di indicazioni preliminari e soggette a revisione, a seguito del processo di consolidamento delle informazioni di base dei Conti economici nazionali per il 2021 e il 2022, nonché dei necessari raffinamenti metodologici che si renderanno necessari2.

A completamento del quadro offerto, vengono proposti due brevi approfondimenti sull’evoluzione recente del settore delle costruzioni e sulle caratteristiche energetiche del settore residenziale privato nel biennio 2020-2021 sulla base delle informazioni tratte dall’ultima edizione dell’Indagine su “I consumi energetici delle famiglie”.

1 Sullo stesso tema l’Istituto è stato audito il 15 marzo presso la VI Commissione (Finanze e tesoro) del Senato della Repubblica (https://www.istat.it/it/archivio/282135) nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta. Il 2 marzo l’Istituto ha inoltre inviato alla VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati una memoria scritta nell’ambito della discussione sulla “Conversione in legge del decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77” (https://www.istat.it/it/archivio/281550).

2 L’Istat peraltro non dispone di informazioni a livello disaggregato riguardo i singoli progetti agevolati, i soggetti beneficiari e le caratteristiche degli edifici.

1.  Il trattamento contabile dei bonus edilizi nei conti di finanza pubblica

A partire dal 1998, sono state introdotte diverse misure agevolative per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare che, più recentemente, si sono estese ai miglioramenti dell’efficienza energetica degli edifici e alla riduzione del rischio sismico. Queste misure sono costitute da una serie di detrazioni di imposta (con aliquote differenziate a seconda della tipologia di intervento) quantificate sulle spese sostenute. Nel corso degli anni sono state introdotte modifiche che hanno riguardato i diversi aspetti dell’agevolazione: i limiti di spesa ammessi a detrazione, il limite di validità, l’aliquota applicata, la tipologia degli interventi e la platea dei beneficiari.

In particolare, con il Decreto Legge n.34/2020 (Decreto Rilancio) la percentuale di detrazione massima ammessa è stata innalzata al 110% e, allo stesso tempo, è stata introdotta come possibilità di fruizione dell’agevolazione, alternativa alla detrazione diretta, lo sconto in fattura e/o la cessione del credito. In questo caso, il cessionario potrà far valere il credito acquisito in riduzione dei contributi previdenziali o di altri tributi (“compensazione fiscale”) e, quindi, senza i limiti di capienza previsti nell’utilizzo diretto in detrazione fiscale. Si tratta, come vedremo a seguire, di caratteristiche che, favorendo la piena fruizione delle agevolazioni, risultano dirimenti nelle scelte di classificazione di queste misure nell’ambito dei conti delle Amministrazioni pubbliche.

Per quel che attiene il profilo contabile delle agevolazioni edilizie, l’Istat li valuta applicando le regole del Sistema Europeo dei Conti 2010 – SEC2010 – e del Manual on Government Deficit and Debt – MGDD. Quest’ultimo è un complemento fondamentale del SEC2010 e fornisce indicazioni metodologiche e interpretative sulla registrazione, all’interno del sistema delle statistiche di finanza pubblica, di specifiche operazioni o provvedimenti attuati dalle autorità di governo. In particolare, la recente pubblicazione della versione aggiornata del MGDD (MGDD, 2022) ha consentito di dirimere alcuni dubbi interpretativi connessi al trattamento contabile delle nuove caratteristiche delle agevolazioni edilizie (utilizzo in compensazione e cessione del credito).

2.  Alcune valutazioni sugli effetti macroeconomici degli incentivi edilizi

Questa sezione offre alcuni elementi di discussione sugli effetti macroeconomici del Superbonus 110% e del Bonus Facciate, un tema particolarmente complesso sul piano metodologico e su quello dell’integrazione delle fonti e delle tecniche di analisi disponibili.

Nel dettaglio, il primo contributo sfrutta il sistema delle Tavole Input-Output, coerente con gli aggregati di Contabilità Nazionale, al fine di analizzare le caratteristiche degli effetti di propagazione sul sistema economico dell’incremento degli investimenti in costruzioni indotto dagli incentivi. L’esercizio, basato per sua natura su una rappresentazione statica del sistema economico, offre una valutazione dal lato dell’offerta della rilevanza economica delle misure e dei settori maggiormente coinvolti.

Il secondo contributo tratta, invece, la questione dell’impatto macroeconomico degli incentivi sulla base dell’analisi dei “moltiplicatori” utilizzati nel modello macroeconometrico dell’Istat MeMo-It. In questo caso, a differenza delle tavole Input-Output, la simulazione tiene conto dei comportamenti degli operatori del sistema economico e simula, dinamicamente, gli effetti della loro interazione nel tempo e l’impatto sulle variabili macroeconomiche e quindi sul Pil.

Si tratta, in entrambi i casi, di valutazioni preliminari e soggette a revisione, non solo a seguito del consueto processo di consolidamento delle informazioni di base dei Conti economici nazionali per il 2021 e il 2022, ma anche per i necessari raffinamenti nella metodologia e nelle ipotesi necessarie alla quantificazione dei maggiori investimenti indotti dagli incentivi.

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