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Ecco come fermare lo spreco dell’acqua e combattere la siccità | Lo scenario

“E’ urgente procedere ad una razionalizzazione della governance, abbiamo un mare di enti con passaggi da una scrivania all’altra e dobbiamo risolvere i problemi”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, rispondendo a interrogazioni alla Camera sulle iniziative volte ad affrontare l’emergenza siccità. Bisogna “assumere soluzioni strategiche e definitive, il Governo ha convocato una cabina di regia oggi istituita e presieduta dal Premier Meloni ma vanno coinvolti anche altri ministeri ad esempio quello del Turismo. E’ una questone emergenziale ma anche strutturale perché negli anni siamo al quinto evento siccitoso”.        

“Serve anche una pianificazione degli acquedotti, un piano invasi e serve semplificare le norme. Bisogna intervenire con nuove tecnologie per il risparmio idrico e lavorare a colture meno idro esigenti, un lavoro da fare a livello europeo” ha aggiunto Lollobrigida. “La prima cabina di regia interministeriale di oggi ha valutato anche il coinvolgimento delle Regioni e degli altri interlocutori che hanno   competenza che hanno competenza sulla realizzazione e gestione degli   interventi, e sono davvero tanti”.        

Riguardo alle azioni intraprese l’investimento 4.3 della componente 4   della missione 2 del Pnrr di competenza del Masaf è teso a migliorare   la gestione delle risorse idriche e a proteggere la biodiversità dagli  effetti dei cambiamenti climatici con una dotazione di 880 milioni, ha  ricordato il ministro “per aumentare l’efficienza dei sistemi irrigui   attraverso lo sviluppo di infrastrutture innovative e digitalizzate,   per un settore agricolo più sostenibile e che si adatti meglio. I   progetti prevedono interventi di conversione dei sistemi irrigui in   altri più efficienti di adeguamento delle reti di distribuzione al   fine di ridurre le perdite, di installazione di tecnologie per un uso   più efficiente delle risorse idriche quali contatori e sistemi di   controllo a distanza”. 

Il ministro ha quindi ricordato che sono stati   presentati 97 soggetti attuatori dagli enti irrigui, “tutte le gare   sono state pubblicate entro i termini previsti e trasmesse alla   commissione europea per l’aggiudicazioien entro il 31 dicembre. Nei   prossimi giorni avremo occasione, all’esito della seconda riunione   della cabina di regia, di produrre al Parlamento delle proposte di   natura emergenziale che si affianchino a quelle di natura strategica   per riuscire a spendere quegli 8 miliardi di euro che da troppo tempo   giacciono in vari ministeri, per l’eccesso di normative che entrano in  conflitto l’una con l’altra impedendo la realizzazione di invasi e la   possibilità di pulire le dighe”.        

“Bisogna ridurre le dispersioni, la percentuale di perdite delle reti   è enorme del 40% nella media nazionale e del 50% nel Mezzogiorno” ha   ricordato il ministro “visto che le aziende agricole consumano il 53%   dell’acqua è un problema prioritario per il mio ministero   occuparcene”.        

“L’agricoltura sconta problematiche pesanti che hanno diretto impatto   sui prezzi al consumi. Sostenere le imprese e i cittadini è un obbligo  per lo Stato e un impegno di questo governo, – ha sottolineato   Lollobrigida – ho firmato decreti di eccezionali avversità   atmosferiche per tutte le regioni colpite dalla siccità nel 2022   consentendo l’erogazione delle risorse agli agricoltori maggiormente   danneggiati dal fenomeno e il 26 gennaio scorso è stato approvato il   piano di gestione per il rischio 2023 che prevede l’entrata in regime   del fondo mutualistico nazionale agricolo contro le avversità   catastrofali e che rappresenta per le imprese agricole una rete di   sicurezza a copertura dei rischi”, un fondo che ha una dotazione di   350 milioni di euro contribuirà al pagamento dei premi assicurativi”.  

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