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Data4 investe 1 miliardo sull’Italia | L’iniziativa

La casa madre francese Data4 investe un miliardo di euro per sviluppare i data center italiani, coprendo anche le forniture energetiche, le interconnessioni e gli interventi di sostenibilità ambientale. MF-Milano Finanza pubblica l’annuncio dell’operatore e investitore del settore, recentemente passato da Axa al colosso canadese del private equity Brookfield, arriva contestualmente alla chiusura della raccolta di debito per 2,2 miliardi di euro. Un record per il gruppo, che è stato affiancato da Bnp Paribas, Natixis, Abn Amro e Deutsche Bank. La cifra è destinata a sostenere la prima tranche del piano di investimenti su larga scala fino al 2029, anche per finanziare infrastrutture in grado di supportare la crescita dell’Intelligenza artificiale. L’obiettivo è un fatturato di 800 milioni nei prossimi sei anni.

«Con un investimento di un miliardo di euro, l’Italia si conferma il secondo mercato per Data4 dopo la Francia», spiega il country manager Davide Suppia a MF-Milano Finanza. «Arriveremo a raddoppiare la nostra presenza, con una superficie destinata ai data center che passerà da 10 a 21 ettari. Data4 ha già acquisito nuovi terreni per l’espansione del campus di Cornaredo, alle porte di Milano. Il 70% delle risorse che Data4 ha previsto per il mercato italiano andrà proprio ad allargare le dimensioni dei campus digitali, che dovranno essere più potenti ma anche più efficienti. Per fare un esempio, siamo già passati da 4 Mega a 15 Mega».

Il piano Italia andrà avanti riqualificando ex-aree industriali da convertire per la digitalizzazione del Paese e fornendo ai clienti l’accesso a una rete europea di infrastrutture ultraconnesse che raggiungerà oltre 1GW entro il 2030. «Non ci fermiamo all’allargamento del campus di Cornaredo. Abbiamo il progetto di un secondo sito, sempre in Lombardia, e per questo avremo bisogno anche di maggiore potenza energetica: passeremo dagli attuali 77 ad oltre 200 MegaWatt. Non siamo classificati come energivori perché non registriamo picchi ma abbiamo consumi stabili. Tanto meno possiamo essere considerati interrompibili, perché non possiamo andare a incontro a interruzioni delle forniture. Per questo abbiamo realizzato per nostro conto l’ultimo miglio della linea di trasmissione, in continuità con Terna. Gestiamo tutto in prima persona, manutenzione compresa», conclude.

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