Il progetto di Metinvest Adria a Piombino va considerato “una priorità nazionale, industriale e ambientale, per la quale vanno assicurate corsie rapide di approvazione da parte delle autorità competenti”.
A schierarsi con convinzione per il Digital Green Steel Project è l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini.
L’ex ministro parte dalla storia dell’Ilva per richiamare “l’importanza” e “l’urgenza” di avviare la realizzazione del progetto Danieli-Metinvest a Piombino, “che ha un ciclo produttivo diverso da Ilva – sostiene – ma può consentire all’Italia sia di recuperare la leadership e la competitività internazionale, sia di ridurre gli effetti negativi della dipendenza dell’industria italiana dall’importazione di coils”.
Per l’ex ministro l’impianto può essere “un modello di riferimento per l’Europa e su scala mondiale per un settore industriale in trasformazione verso la riduzione dell’intensità di carbonio del prodotto finale”.
Piombino, con i 2,7 milioni di tonnellate annue di acciaio, ridurrà fino al 50% la dipendenza dell’industria italiana dalla importazione di coils.
“È stato osservato – aggiunge Clini – che l’impianto di Piombino potrebbe ridurre la disponibilità di rottami di ferrosi per il settore siderurgico italiano. In generale questo non sarebbe un buon motivo per ostacolare il progetto Metinvest Adria, considerando il valore aggiunto in termini di competitività e capacità produttiva e tenendo conto che il valore dell’importazione dei rottami è ampiamente inferiore a quello dell’importazione dei coils”.








