Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Baglietto sperimenta l’idrogeno in banchina | L’iniziativa

La nautica rappresenta lo 0,66% delle emissioni globali, ma da tempo i cantieri sono al lavoro per ridurre al minimo l’impatto ambientale degli yacht, in termini di emissioni e materiali, lavorando sui motori e i combustibili, sui pesi, le forme e sui materiali green riciclabili e sul rumore.

«Abbiamo avuto la fortuna di trovare sei anni fa un armatore che voleva investire nell’ibrido elettrico e abbiamo realizzato il primo yacht ibrido. Da allora abbiamo continuato a proporlo ai clienti ma hanno tutti rifiutato per 6 anni. Ora finalmente in tre hanno sposato questa strada. Nel frattempo, non potevamo fermarci e questa volta senza aspettare il cliente abbiamo realizzato in cantiere il prototipo di un sistema completamente autonomo a idrogeno che sarebbe pronto da installare su uno yacht, se domani trovassimo un cliente con la giusta visione».

Guido Penco, direttore sviluppo tecnico di Baglietto, racconta l’obiettivo dello yacht a idrogeno, al forum del Secolo XIX sulla sostenibilità, ma non è l’unico filone se pure Barbara Amerio, ceo di Permare group dice: «L’idrogeno sarà l’obiettivo finale ma per arrivarci dobbiamo utilizzare quello che c’è a disposizione adesso, quindi andremo verso l’ibrido che però dovrà essere compensato come peso a bordo».

Proprio la leggerezza è una delle scommesse vinte dal suo cantiere. «Abbiamo raggiunto risultati record lavorando sulla leggerezza» spiega Amerio. «Pur con una barca solida, siamo scesi di 20 tonnellate rispetto a una costruzione tradizionale, risparmiando e pesando tutto quanto andava a bordo. Siamo arrivati a tre litri di consumo per miglio percorso, con una barca che in pratica a nove nodi può fare il giro dell’Italia. Uno yacht a motore da 98 piedi che consuma meno di un maxi a vela». E anche il design ha un ruolo negli yacht green, ha spiegato Silvio Angori, ceo di Pininfarina.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.