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Andrea Sartori (presidente Casa Vinicola Sartori): «Con dealcolazione dei vini danni incalcolabili alla gastronomia italiana»

«La proposta di Bruxelles di una dealcolazione parziale e totale del vino che verrebbe sostituito con l’acqua, oltre ad essere rischiosa per garantire la qualità dei prodotti del settore, è un’idea assurda e senza senso». Così è intervenuto in una nota Andrea Sartori, presidente di Casa Vinicola Sartori, a proposito del documento della presidenza del Consiglio dei Ministri Ue, in cui viene affrontata la pratica della dealcolazione parziale e totale dei vini.

«La tradizione enologica italiana è prima nel mondo e le aziende vitivinicole a essa collegate sono un patrimonio, non solo nazionale ma internazionale, che fan parte delle eccellenze “Made in Italy”. Una folle idea che potrebbe cancellare 120 anni di storia della nostra cantina, che ha fatto della territorialità, della qualità, della ricerca del prodotto e dell’innovazione un’eccellenza mondiale».

«Se l’Ue accogliesse questo indirizzo i nostri vini classici veronesi, etichette doc come la Valpolicella, il Soave, il Bardolino, il Bardolino Chiaretto o il Corte Brà Amarone della Valpolicella Classico d.o.c.g. sarebbero solo degli antichi ricordi, che verrebbero sostituiti da surrogati che potrebbero essere prodotti da chiunque, favorendo la contraffazione e arrecando all’enogastronomia italiana un danno economico incalcolabile», conclude Sartori. 

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