All’inizio dell’autunno torna lo spettro della siccità sulla provincia di Cuneo, dove già nei mesi scorsi erano comparse anche le autobotti per l’uso idrico potabile; ciò conferma la tendenza a casi di desertificazione localizzata anche nel Nord Italia e già fotografati dai satelliti.
A lanciare l’allarme è l’Associazione Consorzi Irrigui Risorgive Mellea Centallese, che segnala la persistente carenza idrica nell’asta del torrente Grana-Mellea a causa dell’andamento climatico.
“E’ quanto mai urgente – afferma il Presidente dell’ente, Adriano Paoletti – prevenire le criticità per salvare il cibo prodotto in un vasto comprensorio del Cuneese, che rischia di trasformarsi da pianura irrigua, fertile e produttiva in una landa arida.
Per questo occorre programmare ora le iniziative di contrasto all’emergenza, studiandone le modalità operative con le Pubbliche Amministrazioni e puntando sull’inizio anticipato dell’irrigazione a marzo così da procedere alle semine primaverili”.
Oltre a ciò – si legge in una nota – da tempo a Provincia di Cuneo e Regione Piemonte sono state proposte soluzioni divenute ormai indifferibili: avviare al più presto le operazioni annuali di preparazione delle dighe mobili sui corsi d’acqua; studiare ulteriori deroghe al Deflusso Ecologico in ottemperanza alla riconosciuta priorità della produzione alimentare; realizzare vasche d’accumulo ed invasi di adeguate capacità a scopi principalmente irrigui e di salvaguardia idrogeologica.