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Alla Roma comanda una donna, l’effetto Meloni sul calcio | L’analisi

Ogni donna che ha successo in questo settore ha lavorato 10 volte di più di qualsiasi suo coetaneo maschio”. Sono queste le parole di Lina Souloukou che accompagnano la sua nomina a nuova CEO e General Manager dell’AS Roma. Un concetto molto chiaro in un settore, come quello del calcio maschile, dove per le donne è molto difficile trovare spazio in ruoli apicali.

Una scia dell’effetto Meloni?

Quella di Souloukou è stata una scelta a sorpresa, anche per gli addetti ai lavori. Sembra che l’effetto “Meloni” non voglia arrestarsi, dopo aver raggiunto il ruolo di prima donna Presidente del Consiglio, ha costretto l’opposizione a correre ai ripari, eleggendo a loro volta una donna a capo dell’opposizione. Poi è stata la volta della prima donna AD alla guida di una partecipata pubblica (https://www.ripartelitalia.it/giuseppina-di-foggia-la-prima-donna-che-guidera-una-big-five/), e ora anche negli altri settori sembra che il percorso verso la gender equality si stia accelerando. Questo è sicuramente un elemento molto positivo.

Per l’AS Roma però non è una novità, perché per diversi anni Rossella Sensi è stata alla guida della società, ereditandone la proprietà dal padre. La ex presidentessa si è detta “sorpresa in positivo” da questa nomina così delicata, congratulandosi con lei e con la proprietà.

Infatti il ruolo che è chiamata a ricoprire Souloukou è di estrema delicatezza per il futuro della Roma, perché ha in mano la pratica di costruzione dello stadio, un progetto che nonostante il passaggio di vari presidenti nella società e di vari sindaci nella Capitale, non ha mai visto la luce, disperso in mille rivoli burocratici. Ed un progetto che, se effettivamente realizzato, potrebbe cambiare il destino di una società che non brilla da un punto di vista finanziario. Quindi il suo ruolo non sarà di facciata, ma reale e, anzi, particolarmente impegnativo.

Chi è Lina Souloukou

Greca, classe 1983, dal 2019 membro dell’Executive Board dell’ECA (Associazione dei club europei), Lina Souloukou è nel calcio da oltre 15 anni. Durante gli studi in legge ha lavorato presso il Dipartimento per il controllo antidoping dei Giochi Olimpici di Atene 2004, poi ha ottenuto una specializzazione in Diritto dello Sport, con anche un Master in Diritto e Management dello Sport presso l’Università Politecnica di Madrid.

In seguito la carriera nel calcio per più di 15 anni e nel 2018 è stata nominata CEO dell’Olympiacos FC, ruolo che ha ricoperto fino a giugno 2022. Tra gli altri incarichi, è stata nominata membro della Corte arbitrale per il calcio della Federcalcio ellenica per 5 anni. Ha rappresentato e collaborato con molte squadre di calcio, istituzioni e altre parti interessate del calcio in numerose questioni. Insieme a sua sorella, ha fondato il proprio studio legale nel 2007. Dal 2019 è anche membro dell’Executive Board dell’ECA.

Una politica societaria ben chiara

La proprietà della AS Roma non ha timore a mettere donne, anche giovani, in ruoli apicali. Non è un caso che, oltre alla neo arrivata Lina Souloukou ci siano altre manager in posizioni chiave del club.

C’è Danielle Silvester, responsabile del Protocol, referente diretta dei presidenti: è colei che snellisce tutta una serie di pratiche che rendono migliore il club. Un altro nome importante è quello di Anna Rapuano: Chief of Financial Planning, lavora in ambito finanziario. E’ attiva invece in ambito sponsor Serena Salvione: Director of Partnership Development, Player Image Rights, Retail & Merchandising.

La divisione femminile è stata affidata da Tiago Pinto a Betty Bavagnoli: ha creato la Roma, ha plasmato le giocatrici e poi, su idea del gm, è diventata dirigente. I risultati del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti.

Certo, la proprietà della AS Roma è americana, e forse a livello di parità di genere la mentalità che hanno portato in Italia è diversa da quella che troviamo in altri club della massima serie. Però qualcosa comincia a muoversi anche in questo campo.

Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna ad arbitrare in Serie A

Questa stagione del campionato di calcio italiano verrà anche ricordata per un esordio importante. Infatti, nell’ottavo turno della Serie A che si è disputato il 2 ottobre 2022, Maria Sole Ferrieri Caputi ha arbitrato la prima gara della sua carriera in massima serie. Lei è stata così la prima donna a dirigere una gara nella storia del massimo campionato italiano ed è stata scelta per dirigere la sfida tra Sassuolo e Salernitana terminata 5-0 in favore degli emiliani.

La Ferrieri Caputi ha raccontato così il suo esordio: “È stato bellissimo, per il clima che c’è stato per tutta la partita e allo stadio. Le tifoserie mi hanno accolto benissimo, in parte è stata una festa. Ero concentrata sulla gara ma ho sentito i cori dei bambini e mi ha fatto piacere“.

La crescita del movimento calcistico femminile

La AS Roma detiene un altro importante record in questo settore. Infatti con 39.454 tifosi presenti, Roma-Barcellona di UEFA Women’s Champions League giocata il 21 marzo 2023 è stata la partita con più spettatori di sempre nel calcio femminile italiano, come riporta anche il sito della Fifa. Questa partita ha portato il calcio femminile in Italia ad un livello superiore, perché ha aperto a questa disciplina le porte dei grandi stadi, riuscendo ad ottenere una grande risposta di pubblico.

Forse i proprietari dell’AS Roma, americani, si sorprenderanno che questi fatti da noi facciano così notizia, però speriamo davvero di poterne leggere sempre più spesso, per il bene dello sport e per il futuro dell’Italia.

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