“In Italia c’è spazio per un consolidamento intra market” perché “il numero di banche è ancora elevato e soprattutto in alcuni business, come ad esempio quello di banca commerciale, la scala è importante.
Dunque, sulla carta la possibilità c’è”, ma nella pratica “le valutazioni sono più alte” che in passato “ed è più difficile mettere in piedi sinergie”.
Rispetto ai tempi dell’operazione su Ubi, “le banche sono in un momento migliore, ma se prima c’era un badwill, una differenza tra patrimonio e prezzo pagato, oggi le valutazioni sono più alte e i costi e le sinergie da mettere in piedi per rendere le operazioni interessanti rendono il confronto più difficile.
Elementi sistemici fanno quindi ritenere ragionevoli le operazioni di concentrazione, ma dal punto di vista numerico questo potrebbe essere meno vero”.
Lo dichiara l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel, in una call con le agenzie di stampa.