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Agostino Re Rebaudengo: “Servono azioni urgenti per la transizione green”

“Oggi il nostro Paese è in emergenza: energetica, climatica e industriale. Se è vero che il grado di consapevolezza rispetto a queste tematiche è aumentato, è però necessario che questo si accompagni a una visione costruttiva del futuro. La buona notizia è che l’Italia ha tutte le potenzialità per tirarsi fuori da questa situazione”. In un’intervista esclusiva rilasciata a MF-DowJones, Agostino Re Rebaudengo, delinea le urgenze dell’Italia (“rilancio occupazionale, riduzione dei costi dell’energia, taglio delle emission”), ma anche i piani e le ambizioni del governo in materia di transizione energetica.    

Le potenzialità Re Rebaudengo le ha intraviste oltre 25 anni fa, con la  creazione di Asja Ambiente Italia (societa’ attiva nella produzione di  energia pulita di cui e’ ancora presidente), e le continua a perseguire  guidando Elettricita’ Futura, associazione che raggruppa i produttori di  energia elettrica, da fonti rinnovabili e non, rappresentando oltre il 70%  dell’energia prodotta in Italia.    

Se l’Italia e’ consapevole della situazione, quali sono le principali  mosse da attuare per raggiungere l’obiettivo 85 GW di nuove rinnovabili al 2030? Secondo il presidente di Elettricita’ Futura le azioni urgenti  riguardano l’assetto normativo della transizione energetica e, piu’ in  generale, afferiscono a un efficientamento della macchina pubblica.    

“E’ sicuramente urgente aggiornare il Piano Nazionale Integrato Energia  Clima (Pniec), stabilendo per il settore elettrico l’obiettivo di  installare almeno 85 GW di nuova potenza rinnovabile entro il 2030,  un’azione che avverra’ entro il prossimo giugno, come ha affermato il  ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin”,  ha detto Re Rebaudengo.    

“Bisogna standardizzare il quadro autorizzativo a livello nazionale,  effettuare un riordino complessivo ed efficace delle autorizzazioni per le  rinnovabili”, ha aggiunto, precisando che “non solo le norme, ma anche la  Pubblica amministrazione dovra’ essere a prova di indipendenza  energetica”.    

Gli uffici delle Regioni e degli enti locali preposti al rilascio dei  titoli autorizzativi non sono adeguatamente dotati di personale e  strumenti informatici per far fronte alle richieste. “Sappiamo che per  raggiungere il target rinnovabili al 2030 bisognera’ lavorare 10 volte  tanto per autorizzare i progetti necessari”, ha sottolineato il  presidente, aggiungendo che “serve uno sforzo straordinario per  fronteggiare il crescente numero di richieste”.    

Sul Piano Mattei, Re Rebaudengo e’ “fermamente convinto che l’Italia  debba perseguire con tutte le forze la maggiore indipendenza energetica  possibile. Come presidente di Elettricita’ Futura e come imprenditore,  lavoro con costanza e passione affinche’ si acceleri la transizione  energetica e si attui il Piano 2030 di sviluppo del settore elettrico.  Come cittadino”, aggiunge, “avverto il diritto di vivere in un Paese piu’  sicuro, moderno e sostenibile e anche il dovere di accogliere e promuovere  la transizione energetica sui territori”.    

L’obiettivo e’ realizzabile? “Credo che davanti a obiettivi ambiziosi  sia utile valutare quali strade aprano maggiori opportunita’ nel percorso  di raggiungimento del traguardo e quale sia la visione di fondo,  l’intenzione che muove il progetto. Rendere il nostro Paese molto piu’  indipendente dal punto di vista energetico e’ una priorita’ per la  sicurezza nazionale, lavorare affinche’ l’Italia acquisisca una  centralita’ nella cooperazione energetica tra i diversi Paesi e’  certamente un’azione utile anche alla luce della nostra posizione nel  Mediterraneo”, risponde Re Rebaudengo.

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