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Adriano Alfani, Ceo Versalis: “La nostra priorità è la crescita in nuovi settori”

Versalis, il gruppo chimico dell’Eni, preme l’acceleratore sulle attività legate alla transizione, destinate a diventare il prossimo “satellite”, business da scorporare e valorizzare, dopo Plenitude con le rinnovabili, di cui è già stata ceduta una quota di minoranza, ed Enilive, che ha in pancia le bioraffinerie e su cui gli advisor sarebbero al lavoro.

I tempi non sono ancora maturi, perché la chimica è tuttora in perdita (610 mln il rosso del risultato operativo nel 2023).

Ma, in base alle previsioni del gruppo guidato da Claudio Descalzi, dopo la trasformazione green e il riposizionamento è atteso il pareggio del margine operativo lordo nel 2025 e a un Ebit in positivo entro il 2026.

Di investimenti Eni ne mette sul piatto 1 mld in quattro anni su Versalis.

A fronte di un fatturato di 6,2 mld nel 2022 (ultimo dato disponibile), il contributo della chimica del futuro (bio, circolare, di specialità), sottolinea il ceo di Versalis Adriano Alfani a “L’Economia” del Corriere della Sera, “passerà dal 25% del 2023 al 40% del fatturato nel 2027 e ha margini più alti e una volatilità più bassa rispetto alla chimica di base, che ha perso competitività per il costo delle materie prime, dell’energia, e per il fattore delle economie di scala perché gli investimenti vanno verso una taglia sempre più grande”.

“La priorità — spiega Alfani — è integrare le tre nuove realtà e farle crescere.

Stiamo diversificando e specializzando il nostro portafoglio prodotti.

Le aziende acquisite ci hanno permesso di entrare in nuovi settori.

Con Finproject siamo entrati anche nei wire and cable con il marchio Padanaplast, ed è leader nella produzione di compound (prodotti formulati) per footwear, design e cavi.

E, anche con Tecnofilm, che con la sua tecnologia negli elastomeri è complementare a Finproject, nel footwear con prodotti per scarpe tecniche”.

“L’automotive”, aggiunge Alfani, “è un settore importante.

Siamo un grosso produttore di gomme, che dovranno soddisfare il bisogno di performance migliori degli pneumatici, in termini di minor consumo della gomma e di minor produzione di rumore e Tecnofilm ha le tecnologie.

Abbiamo fatto un investimento di 80 milioni a Ravenna per rendere la nostra produzione sempre più in linea con la mobilità sostenibile.

In aggiunta, Tecnofilm ha le tecnologie per ampliare l’offerta di prodotti per la produzione delle auto”.

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